Sace ha presentato la Mappa dei Rischi 2023 con la quale vengono analizzati e profilati i rischi per le imprese che esportano all’estero sulla base dei vari aspetti geopolitici contemporanei

di Emilia Morelli

Giovedì 9 febbraio Sace ha presentato la “Mappa dei Rischi 2023” nel corso dell’evento streaming “Stabile fragilità. Le vie della crescita sostenibile”.  E’ stato aggiornato, come ormai di consueto, il mappamondo interattivo in cui vengono esposti i profili di rischio per le imprese che esportano all’estero  tenuto conto dell’analisi degli aspetti di sostenibilità, grazie alla collaborazione con la Fondazione Enel.

Nella mappa 2023 viene anzitutto preso in considerazione il rischio di credito quando la controparte estera, di qualunque natura essa sia, non è in grado o non voglia onorare le obbligazioni contratte in ambito commerciale o finanziario. Sono stati presi in considerazione 197 Paesi e si nota come in 57 di questi il livello di rischio diminuisca, in 72 resta stabile mentre è in aumento in 65 Paesi. La crescita o il rallentamento è imputata per lo più ai conti pubblici bloccati dalla necessità di assicurare sostegno alle famiglie a causa dei rincari energetici dopo e delle conseguenze della pandemia prima. E’ facile notare come in Medio Oriente i Paesi produttori di energia, come Arabia Saudita o Oman,  beneficino di un aumento dei prezzi con impatto positivo sulle finanze pubbliche. Allo stesso modo emerge come le finanze europee risentano, invece, della guerra. In Asia è l’India che si classifica tra i best performer del mercato globale. In miglioramento anche le economie di Vietnam e Taiean. Allo stesso modo in America Latina presentano buone prospettive di crescita il Brasile, il Messico e l’Argentina.

“Strumenti come la nostra mappa dei rischi sono oggi più che mai indispensabili alle imprese italiane per continuare a crescere sui mercati in maniera competitiva, sana e sostenibile. I rischi del credito, politici e climatici dialogano tra loro e vanno letti in maniera integrata, ma emerge con forza il messaggio che sostenibilità e transizione sono priorità imprescindibili su cui investire per sviluppare resilienza e costruire vie di crescita futura per le aziende e per il nostro Paese”, ha commentato in occasione della presentazione della mappa Alessandra Ricci, l’amministratrice delegata di Sace.

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