Meloni vola in india ed incontra il premier Modi, ne esce un importante accordo di partnership tra i due Paesi inerente diversi settori strategici quali la Difesa, l’ Energia, le telecomunicazioni

di Emilia Morelli

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è volata a Nuova Delhi, dove ha incontrato il premier indiano Narendra Modi. Entrambi i leader si sono detti soddisfatti e a seguito del bilaterale è stata annunciata ufficialmente una collaborazione nell’ambito della Difesa ma non solo.

I due leader hanno messo a punto un vero e proprio piano d’azione in occasione del 75esimo anniversario delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. “Abbiamo deciso di elevare rapporti a partenariato strategico perché le nostre relazioni sono estremamente solide, penso alla collaborazione commerciale: nell’interscambio abbiamo raggiunto la cifra record di quasi 15 miliardi di euro, raddoppiando in due anni, ma siamo entrambi convinti che si può fare di più”, ha spiegato Meloni. E ancora: “Anche la soluzione di alcune soluzioni pregresse e la ripresa dei voli diretti fra Italia e India possono facilitare gli scambi e gli investimenti”, ha continuato la premier. Meloni, volendo evidenziare le affinità culturali ha poi paragonato Gandhi a Giuseppe Mazzini: “Vi sono al mondo pochi esempi d’un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita. Con queste parole il grande Mahatma Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà”.

“È stato un incontro costruttivo. Abbiamo deciso di dare un impulso alla partnership e vogliamo lavorare per rafforzare ulteriormente le nostre relazioni economiche. Ci sono tantissime opportunità per gli investimenti in India” si potrà “aumentare la cooperazione nelle rinnovabili, nell’idrogeno, tlc e spazio. Celebriamo l’istituzione di un ponte tra Italia e India”, ha detto Modi al termine dell’incontro.

Per quanto riguarda la Difesa Meloni ha anzitutto ribadito la linea comune di vedute sulla guerra in Ucraina tra Roma e Nuova Delhi: “Modi conosce la posizione italiana di pieno sostegno all’Ucraina. Condividiamo l’auspicio che l’India, in qualità di presidente del G20, possa avere un ruolo per facilitare un percorso verso la cessazione delle ostilità e una pace giusta”. Ad ogni modo occorre rilevare che l’accordo potrà avere ulteriori concrete ripercussioni in più ambiti strategici e di cui potranno beneficiare le aziende italiane appartenenti ai settori d’interesse. Ad esempio, per quanto riguarda la Difesa sicuramente ne trarrà vantaggi Leonardo, società alla quale è scaduto il bando che le consentiva di operare in India. Importanti occasioni si prospettano anche per Fincantieri ed Elettronica. Ma soprattutto sono rilevanti gli investimenti che saranno condotti in termini di transizione energetica.  Su quest’ultimo punto Enel Green Power, con il suo ineguagliabile know-how nella produzione di energia sostenibile, potrà dare un contributo determinante al raggiungimento dell’obbiettivo indiano di produrre entro il 2030 500 gigawatt di rinnovabili.

A proposito di transizione energetica Meloni ha sottolineato che “Siamo in un momento chiave: tutti dobbiamo contribuire con compiti e responsabilità diverse. Dobbiamo farlo tenendo conto delle nostre responsabilità verso le generazioni future, ma anche verso i nostri cittadini di oggi, e dobbiamo farlo in modo equilibrato: ogni Paese deve fare la sua parte. In caso contrario, si avrebbero profondi impatti sull’umanità in tutto il mondo, direttamente, attraverso carenze alimentari, siccità, eventi meteorologici estremi e altri disastri, ma anche indirettamente, attraverso nuovi conflitti derivanti da migrazioni indotte dal clima e controversie transfrontaliere sulle scarse risorse”.

Un accordo importante, dunque, con ricadute di evidente impatto. Si tenga presente che, a seguito del disastro dei Marò per alcuni anni in tempi recenti il rapporto diplomatico tra Italia e India si è piuttosto incrinato. Una ripresa dei rapporti si è avuta nel 2017 con una visita in India dell’allora premier Paolo Gentiloni, successivamente il viaggio di Giuseppe Conte, ottobre 2018, ha contribuito a ricucire ulteriormente, così come la visita di Modi a Roma, ospite di Mario Draghi nel 2021.

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