Si lavora ad una completa ridefinizione della disciplina del Superbonus. Presentati in Commissione finanze alla Camera 311 emendamenti: tra questi l’esclusione dal blocco della cessione dei crediti per il terzo settore e i luoghi terremotati

di Corinna Pindaro

Si cerca una soluzione alla vicenda che vede come protagonisti i bonus edilizi, in particolare il superbonus. In particolare si vuole definire la questione della cessione dei crediti edilizi, maturati nel 2022, ma tutt’ora bloccati nell’iter di approvazione in banca. Premesso che è ormai imminente la scadenza del 31 marzo, entro la quale i crediti vanno registrati all’Agenzia delle Entrate pena la loro decadenza.

Al momento sembrerebbe che il governo sia propenso ad accogliere la soluzione prospettata dal relatore del Dl Superbonus, Andrea De Bertoldi , che consente di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate prima ancora che sia effettivamente preso in carica dalla banca.

Inoltre, sono stati depositati in Commissione Finanze alla Camera 311 emendamenti. Nel darne notizia il relatore De Bertoldi (Fdi) ha espresso soddisfazione per il numero a suo parere contenuto di proposte di modifica. E’ attesa per il prossimo giovedì 14 marzo la riunione della Commissione al fine di valutare l’ammissibilità degli emendamenti.

Tra le proposte di modifica, FI ha avanzato l’idea di sbloccare i crediti detenuti dalle banche attraverso la compensazione con gli F24 con metodo funzionale, e, frazionabilità del credito e acquisto da parte delle partecipate di Stato. Si prospetta, inoltre, l’idea di non operatività del blocco delle cessioni di crediti con sconto in fattura per categorie particolari di soggetti come il terzo settore, i terremotati oppure per interventi quali la rimozione delle barriere architettoniche.

Risultano pertanto confermate quelle relative a immobili ex Iacp, Onlus, Sismabonus e, per quanto riguarda i lavori eseguiti prima del varo del Dl, quelli relativi alla cosiddetta edilizia libera (caldaie o infissi, tra gli altri), ha spiegato sul punto De Bertoldi.

Altra proposta è relativa ai cantieri finalizzati alla costruzione di residenze unifamiliari. Mentre resta ancora in ’stand by’, in attesa di ulteriori riflessioni da parte della Ragioneria generale dello Stato, la soluzione ’F24’ sollecitata dal sistema bancario e delle imprese.

La Commissione finanze procederà al voto degli emendamenti tra il 20 e il 24 marzo mentre la discussione generale sul provvedimento da parte dell’Assemblea di Montecitorio è fissata per il  27.

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