Questa tipologia di servizi sta diventando sempre più importante nel settore dell’energia elettrica. Darà ai distributori più opzioni per la gestione della rete e l’ottimizzazione degli investimenti

di Carlo Longo

Con la transizione che spinge ogni giorno di più verso una maggiore produzione di energia rinnovabile, i cosiddetti “servizi di flessibilità” diventano sempre più un’opportunità sia per il mondo della produzione che del consumo. Con “servizio di flessibilità locale”, chiamato anche “servizio ancillare locale”, si intende una modulazione “a salire” o “a scendere” della potenza scambiata con la rete di distribuzione – su richiesta del distributore – da parte di un utente connesso alla stessa, indicato come “fornitore del servizio di flessibilità” (Balance Service Provider), ad esempio un “prosumer” (produttore e consumatore) con un proprio impianto di cogenerazione o di accumulo.

L’interesse per questa tipologia di servizi è molto legato alla crescente produzione di energia da impianti di generazione “distribuiti” che utilizzano fonti rinnovabili, come l’energia solare o l’energia eolica, che, come è noto, sono dipendenti dalle condizioni meteorologiche e di conseguenza variabili nel tempo: ciò significa che la rete elettrica deve essere in grado di adattare il suo funzionamento a queste variazioni. Il distributore sta per assumere un nuovo ruolo in questo contesto e sta per diventare anche “acquirente di servizi di flessibilità”.

I servizi di flessibilità permetteranno quindi una gestione sempre più attiva e dinamica della rete elettrica grazie alla collaborazione tra gli attori coinvolti, che libererà nuove opportunità per il DSO (Distribution System Operator). Quest’ultimo svolgerà con modalità innovative il proprio ruolo neutrale di soggetto “orchestratore”, nell’acquisire servizi di flessibilità locale per gestire e sviluppare nel modo più efficiente, integrato e sicuro la rete di distribuzione. Gli utenti, in base alle recenti normative, potranno così reagire alle richieste del Distributore variando il livello di potenza immessa o consumata dalla rete elettrica, partecipando in tal modo attivamente alla risoluzione di problematiche di rete: si realizza così un “servizio di flessibilità locale”.

I servizi di flessibilità consentiranno anche di gestire i parametri di funzionamento della rete e di incrementare la quota di produzione da fonti rinnovabili integrata nel sistema, senza la necessità di potenziare l’infrastruttura.

Il distributore viene infatti abilitato dalla normativa europea del Clean Energy Package ad acquisire tali servizi attraverso procedure di mercato, trasparenti e non discriminatorie, al fine di gestire e sviluppare in maniera più efficiente il proprio sistema. Attualmente i mercati locali della flessibilità sono in fase di forte sviluppo in diversi Paesi europei e anche in Italia. L’autorità nazionale di regolazione per l’energia (ARERA) sta promuovendo progetti ‘pilota’ che consentano di sperimentare in condizioni di esercizio reale l’utilizzo di servizi di flessibilità nonché le modalità più opportune per il loro approvvigionamento e per la relativa remunerazione.

Vediamo dunque di capire più nel dettaglio come stanno le cose in Italia e come si posiziona E-Distribuzione, anche alla luce del progetto pilota “EDGE”, Energia da risorse Distribuite per la Gestione della rete di E-Distribuzione. Un progetto che si focalizza sui servizi di regolazione della potenza, ai fini del rispetto dei vincoli della rete di distribuzione sia in condizioni di normale funzionamento che di riconfigurazioni causate da guasti e/o lavori programmati.

Nell’ambito del progetto, questi servizi potranno essere erogati da qualsiasi utenza (“Risorsa” di flessibilità) o da un insieme aggregato di utenze (“Aggregato” di Risorse) che siano connessi alla rete di distribuzione nella specifica porzione di rete elettrica (denominata “Perimetro di Flessibilità) per cui E-distribuzione ha richiesto i servizi stessi.

Il progetto vedrà la fornitura di servizi ancillari locali con modalità di attivazione “condizionale”, sulla base di un accordo di disponibilità siglato ex-ante che permetterà a E-Distribuzione di chiedere al fornitore di erogare il servizio al manifestarsi delle condizioni di rete che determinano le corrispondenti esigenze.

Il 31 gennaio si è conclusa la fase di consultazione pubblica sullo Schema di Regolamento proposto da E-Distribuzione lo scorso 15 dicembre. Le osservazioni ricevute hanno fornito molti spunti utili per affinare alcuni aspetti del progetto, che potrà essere avviato concretamente quando il Regolamento definitivo sarà approvato dall’ARERA.

Come abbiamo visto da questa breve carrellata, i servizi di flessibilità diventeranno sempre più importanti per la gestione della rete elettrica. Il distributore avrà un nuovo ruolo in questo contesto, acquisendo i servizi che permetteranno di gestire al meglio la rete in risposta alle variazioni dei flussi di energia. Ma un ruolo importante lo rivestirà anche il privato cittadino o l’impresa quali utenti consumatori o produttori di energia. Il “prosumer”, infatti, potrà partecipare attivamente, diventando il vero protagonista di questa rivoluzione nei consumi e nella produzione energetica che, anno dopo anno, ha cambiato e cambierà il mercato dell’energia.

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