Fino a fine maggio la Sardegna sarà teatro di due esercitazioni militari. Tanto la Nato quanto la Difesa testeranno le loro armi. Tra le proteste delle associazioni No war sono in campo uomini e donne, mezzi terrestri, aerei, navi

di Carlo Longo

La Sardegna sarà nuovamente al centro delle manovre di guerra simulata effettuate dalla Nato e dalla Difesa Nazionale. Centinaia di mezzi terrestri, carri armati di ogni sorta, navi e aerei provenienti da 23 nazioni  e in campo tutte e tre le forze armate italiane. Sono due le esercitazioni che si svolgeranno  tra  i poligoni di Capo Teulada e di Quirra, la base aerea di Decimomannu e il sito di Alghero: la ‘Noble Jump II 23’ della Nato, che è iniziata il 26 aprile e si protrarrà fino al 13 maggio, e la ‘Joint Stars’, l’esercitazione italiana interforze in programma dall’8 al 26 maggio.

La guerra simulata, ovviamente, non è ben vista dai movimenti no war e indipendentisti sono tornati in piazza, con un corteo vicino alla base aerea di Decimonannu: “combattiamo insieme per una Sardegna Libera” hanno scritto sullo striscione che apriva la manifestazione chiedendo la “cacciata” delle basi militari.

L’esercitazione ‘Noble Jump II 23’

All’esercitazione della Nato stanno partecipando 12 dei Paesi membri e 11 partner. Sono schierati circa 6 mila uomini e donne tra militari e civili. L’obiettivo è testare la ‘Very hight readiness joint task force’, la punta di lancia che è stata creata dall’Alleanza nel 2014 dopo l’annessione alla Crimea da parte della Russia. “L’esercitazione dimostra che la Nato è unita, pronta e disposta a difendere gli alleati: è una dimostrazione della nostra determinazione e delle nostre capacità” ha sottolineato il capitano di Marina William Urban del comando alleato di Napoli.  La task force dovrebbe sostituire l’attuale Responce Forse con un modello che consente di schierare più di 100 mila soldati entro un tempo ristretto: massimo 10 giorni.

All’esercitazione sta partecipando anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a bordo della nave Cavour. L’Italia ha schierato per l’esercitazione militari dell’aviazione navale, reparti anfibi della brigata San Marco, incursori e subacquei del Comsubin, mezzi navali e aeromobili delle Capitanerie di Porto, mezzi e personale di Esercito, Aeronautica Militare, Carabinieri e Guardia di Finanza.

L’esercitazione ‘Joint Stars’

Dall’ 8 maggio inizierà anche l’esercitazione italiana interforze più importante per la Difesa, pianificata dal Comando operativo di vertice interforze. Vi parteciperanno oltre 4.000 uomini e donne e circa 900 tra mezzi terresti, aerei e navali. In sostanza si stratta della simulazione di operazioni di difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, ma anche la della protezione cybernetica e spaziale, della difesa Nbcr e nel contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie più moderne utilizzate nella fabbricazione di droni sottomarini o aerei.

In ogni caso il minsitero della Difesa ha fatto sapere che il tutto si svolgerà nel pieno rispetto dell’ambiente. “Sia durante l’esercitazione sia al termine specifiche squadre della Difesa provvederanno ad una bonifica approfondita, anche sui fondali, e ad una serie di operazioni di pulizia e ripristino”, si legge in una nota della Difesa.

(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati