Due commissioni dell’Eurocamera hanno approvato un progetto in tema di AI finalizzato a garantire una visione umano-centrica dei sistemi. Predisposte regole basate sul rischio e che tengono conto dei diritti dei cittadini

di Carlo Longo

Due commissioni del Parlamento europeo, per la prima volta, hanno introdotto regole di trasparenza e gestione del rischio destinate ai sistemi di Intelligenza Artificiale. La Commissione per il Mercato interno e la commissione per le Libertà civili, hanno approvato il progetto con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astensioni. Prima, però, che possano iniziare i negoziati con il Consiglio sulla forma finale della legge, questo progetto di mandato negoziale deve essere approvato dall’intero Parlamento, con il voto previsto durante la sessione del 12-15 giugno.

Il disegno ha il fine di garantire che dietro l’AI vi sia sempre una gestione umana, che i sistemi siano supervisionati dalle persone, improntati a sicurezza e trasparenza oltre che non discriminatori e rispettosi dell’ambiente.  Gli emendamenti approvati prevedono, inoltre, che sia introdotta una definizione uniforme di AI progettata per essere neutrale dal punto di vista tecnologico e quindi non suscettibile alle innovazioni e ai progressi.

Le misure stabiliscono obblighi per fornitori e utenti a seconda del livello di rischio che può derivare dall’uso dell’AI. In particolare i sistemi da cui derivi un rischio inaccettabile sarebbero vietati, in questa categoria sono ricompresi i sistemi che utilizzano tecniche subliminali o manipolative oppure dietro i quali si celi una sorta di indagine per catalogare le persone in base ai loro comportamenti sociali.  Tra le aree ad alto rischio rientrano inoltre quelle capaci di recare danni alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali o all’ambiente oltre che quei sistemi che possano in qualche modo influenzare la libera espressione del diritto di voto.

Secondo il progetto i modelli di base generativi, come Chat GPt, dovrebbero essere sottoposti a un controllo di trasparenza ed essere programmati per impedire che si possa generare materiale illegale o riprodurre documenti protetti da copyright. Per promuovere l’innovazione dell’IA, i deputati hanno aggiunto esenzioni a queste regole per le attività di ricerca e i componenti dell’IA forniti con licenze open source.

Il piano prevede, infine, la possibilità di presentare reclami sui sistemi di intelligenza artificiale e ricevere spiegazioni. La gestione e il controllo sul regolamento è demandata all’Ufficio Ai dell’Ue.

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