Kim Jong- Un è arrivato in Russia per incontrare Putin accompagnato da alti ufficiali nordocoreani il che potrebbe supportare la tesi statunitense: è probabile che Mosca chieda alla Corea del Nord proiettili d’artiglieria e missili anticarro, mentre in cambio Pyongyang vuole tecnologia satellitare avanzata e sottomarini a propulsione nucleare
di Mario Tosetti
Dopo un lungo viaggio in treno avvolto nel mistero, di cui nonostante i vari tentativi non esistono immagini satellitari, il leader nordcoreano Kim Jong-un è arrivato nella Federazione russa. Ad accoglierlo alla stazione ferroviaria di Khasan, con tutti gli onori, il ministro russo delle delle Risorse naturali e dell’Ambiente, Alexander Kozlov.
L’incontro con il presidente russo Vladimir Putin è previsto per i prossimi giorni, non si sa ancora il luogo dove avverrà ma con ampia probabilità potrebbe trattarsi del cosmodromo di Vostochny, situato nell’estremo oriente della Russia vicino al confine con la Cina. È il primo centro spaziale commerciale del paese ed è uno dei progetti preferiti di Vladimir Putin e si trova ad un migliaio di chilometri dall’importante porto russo sul Mar del Giappone.
Nel suo viaggio Kim è accompagnato da alti ufficiali militari nordcoreani, tra cui funzionari responsabili della produzione di armi e della tecnologia spaziale; in particolare, sono con lui il maresciallo dell’Esercito Popolare Coreano Pak Jong Chon e il direttore del Dipartimento dell’Industria delle Munizioni Jo Chun Ryong. La visita, comunque, deve considerarsi un evento eccezionale, si tratta del primo viaggio del leader fuori dai confini nordcoreani dopo la pandemia. Inoltre, l’ultimo suo viaggio all’estero era stato sempre in Russia per incontrare Putin.
Per quanto riguarda gli argomenti che saranno oggetto dell’incontro tra i due leader, secondo le indiscrezioni circolate soprattutto negli Stati Uniti, è probabile che Mosca chieda alla Corea del Nord proiettili d’artiglieria e missili anticarro, mentre in cambio Pyongyang vuole tecnologia satellitare avanzata e sottomarini a propulsione nucleare. Quando si è diffusa la notizia del prossimo incontro, nei giorni scorsi, il portavoce del dipartimento Usa Mattew Miller ha avvertito “Pertanto monitoreremo molto da vicino l’esito di questo incontro. Penso di voler aspettare e vedere quale sarà l’esito dell’incontro, prima di fare speculazioni. Ma abbiamo sempre cercato di imporre sanzioni e ritenere responsabili i paesi o le entità che finanziano gli sforzi bellici della Russia”.
A tentare di sviare è intervenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che i due leader “coopereranno su aree sensibili che non dovrebbero essere oggetto di divulgazione e annunci pubblici”. Peskov comunque ci ha tenuto a sottolineare: “Nel costruire le nostre relazioni con i nostri vicini, compresa la Corea del Nord per noi la cosa più importante sono gli interessi dei nostri due Paesi, non gli avvertimenti di Washington”.
E’ chiaro che l’attenzione nei confronti del vertice Putin-Kim è alta. Non solo da parte degli Usa ma da parte del mondo intero. Un’alleanza diretta potrebbe avere conseguenze devastanti non solo per l’Ucraina ma anche per la Corea del Sud. Per comprendere nel dettaglio di cosa si parla basta leggere le riflessioni ha dichiarato Leif-Eric Easley, professore all’Università Ewha di Seul: “La Corea del Nord ha le munizioni grezze di cui Putin ha bisogno per la sua guerra illegale in Ucraina, mentre Mosca possiede tecnologie sottomarine, balistiche e satellitari che potrebbero aiutare Pyongyang a superare le sfide ingegneristiche che subisce a causa delle sanzioni economiche”.
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