Le Forze di Difesa Israeliene (IDF) mantengono la loro offensiva all’ospedale Al Shifa a Gaza, un supposto avamposto di Hamas. Nel frattempo, si moltiplicano le voci di un potenziale accordo tra Israele e Hamas, mediato dal Qatar, per una tregua di tre giorni e il rilascio di ostaggi da parte del gruppo islamista

di Mario Tosetti

Si fanno sempre più intense le voci di un probabile accordo tra Israele e Hamas per la liberazione di una parte degli ostaggi detenuti in Gaza. Secondo le fonti di Reuters, l’intesa, con la mediazione del Qatar, prevede al momento il rilascio di circa 50 ostaggi civili in cambio di una tregua di tre giorni. Questo, unito alla liberazione di donne e minorenni palestinesi detenute nelle carceri israeliane e all’aumento degli aiuti umanitari a Gaza, sembra formare le “linee guida” del potenziale accordo, al quale Hamas avrebbe già espresso il suo consenso.

Israele, nel frattempo, sta portando avanti l’assalto a quello che sostiene essere il quartier generale di Hamas dentro l’ospedale Al Shifa e non ha ancora dato il suo assenso al piano. Anche l’Iran sembra sostenere l’accordo e il suo Ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, ha affermato che Hamas metterà fine agli attacchi e rilascerà gli ostaggi se Israele cesserà le sue operazioni a Gaza.

Il dato di fatto, però, è che l’operazione mirata contro Hamas all’ospedale Al Shifa a Gaza City sta proseguendo, lo confermano le Forze di Difesa Israeliane. All’interno del reparto di risonanze, gli israeliani affermano di aver scoperto risorse strategiche e militari di Hamas. Nonostante le precedenti segnalazioni dell’agenzia France Presse riguardo un ritiro delle IDF, la presenza dei soldati è ancora confermata all’interno della struttura ospedaliera.

Secondo un testimone, l’ospedale è pieno di pazienti e l’attività militare sta creando una situazione critica. Il Ministero della Salute Palestinese ha dichiarato la situazione un crimine contro l’umanità.

L’agenzia di stampa Reuters ha detto che la Casa Bianca ha protestato per il blitz: “Noi non sosteniamo l’attacco aereo dell’ospedale e non vogliamo vedere combattimenti dentro l’ospedale con persone innocenti, gente indifesa e persone malate che potrebbero ritrovarsi in mezzo alla sparatoria. Gli ospedali devono essere protetti”, ha fatto sapere un portavoce. Ma Hamas ha fatto sapere che ritiene Joe Biden responsabile dell’operazione: “L’adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono della falsa narrativa israeliana secondo cui la resistenza utilizza il Centro medico al-Shifa per ragioni militari ha costituito il via libera per (Israele) a commettere ulteriori massacri contro i civili e a rimuoverli con la forza dal nord al sud per continuare il piano di occupazione volto a sfollare la nostra gente”.

Le IDF, infine, affermano di aver trovato prova della presenza del gruppo terroristico all’interno dell’ospedale e sperano che l’operazione porti informazioni utili sulla sorte dei rapiti. Mentre l’operazione militare prosegue, l’account Twitter delle forze israeliane ha condiviso una foto che mostra la consegna di forniture mediche nel corso del blitz. Su quest’ultimo punto l’esercito ha sottolineato che dispone sul posto di squadre mediche e di traduttori “addestrati appositamente per questo ambiente delicato e complesso, con l’obiettivo di garantire che nessun danno venga causato ai civili utilizzati da Hamas come scudi umani”.

Inoltre, l’esercito di Tel Aviv ha annunciato di aver distrutto un edificio governativo di Hamas a Gaza, inizialmente scambiato per il Parlamento, come riporta erroneamente il Telegraph.

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