Tre documenti consegnati in modo diverso e le ultime volontà per i figli del Cavaliere. Aperto stamattina il testamento dell’ex premier, che vede anche Marta Fascina, del fratello Paolo e di Marcello Dell’Utri al centro dei suoi lasciti.
Redazione
Un documento testamentario breve del 2006, una sua aggiornamento nel 2020 e infine le ultime volontà rivolte ai figli in una busta non sigillata consegnata direttamente da Marta Fascina.
Questi sono i tre documenti che compongono le disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi. Tutti scritti di suo pugno. La lettura delle ultime volontà è avvenuta in due diversi luoghi. I primi due documenti sono stati letti nello studio del notaio Arrigo Roveda a Milano, alla presenza di due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini, e dei figli che hanno seguito l’evento collegati da remoto.
La busta non sigillata è stata invece consegnata direttamente al notaio da Marta Fascina nella villa San Martino ad Arcore. Il primo documento custodito dal notaio è un foglio giallo paglierino con intestazione “Villa San Martino” scritto con inchiostro nero. In otto righe, Berlusconi stabilisce che la parte disponibile della sua eredità viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio. Poi firma e data: “Arcore, 2 ottobre 2006”. Il secondo documento, datato 5 ottobre 2020, conferma le disposizioni testamentarie del 2 ottobre 2006 e prevede un’unica modifica: una donazione di 100 milioni di euro a favore di suo fratello Paolo Berlusconi. Anche questo documento è stato letto alla presenza dei testimoni e sottoscritto dai presenti.
Ma la storia non finisce qui. Lo stesso giorno, il notaio si reca ad Arcore, dove riceve una busta non sigillata dalle mani di Marta Fascina. La busta, con la scritta “ai miei figli”, contiene un foglio di carta intestata scritto da Silvio Berlusconi, datato 19 gennaio 2023. In quindici righe, Berlusconi si rivolge ai figli e menziona le donazioni che dovrebbero essere fatte a Paolo Berlusconi, a Marta Fascina e a Marcello Dell’Utri, per un totale di 230 milioni di euro.
Nonostante la busta non sia stata sigillata e i documenti non siano stati custoditi direttamente dal notaio, si tratta comunque di disposizioni testamentarie valide, a meno di eventuali contestazioni da parte degli eredi. Queste ultime volontà rappresentano una parte significativa del patrimonio di Berlusconi, stimato intorno ai 4 miliardi di euro.
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