La Commissione europea ha dato una risposta cautamente positiva al bilancio del governo italiano, pur sottolineando che non è “completamente in linea” con le raccomandazioni della commissione. Bruxelles chiede a Roma di essere pronta con misure attuali per riportare in ordine le finanze pubbliche, e nel 2024 potrebbe essere avviata una procedura per eccesso di deficit

di Corinna Pindaro

La finanziaria del governo italiano ha ricevuto oggi un parziale via libera dalla Commissione europea, anche se vi sono le richieste di ulteriori misure affinché le finanze pubbliche siano più conformi alle raccomandazioni dei paesi europei. Con questo avvertimento, si apre la possibilità nel 2024 di una procedura per eccesso di deficit.

Con questa risposta, Bruxelles riconosce gli sforzi italiani sulla gestione delle finanze pubbliche, ma evidenzia due questioni. In primo luogo, segnala che il risparmio derivante dalla soppressione delle misure di sostegno energetico dovrebbe contribuire alla riduzione del debito anziché sovvenzionare nuove spese. In secondo luogo, la Commissione esprime preoccupazione per l’evoluzione della spesa pubblica italiana.

Quest’anno la Commissione ha stabilito che l’aumento netto della spesa primaria per il 2024 non debba eccedere l’1,3% del PIL. Tuttavia, il bilancio italiano prevede un aumento dello 0,9% del PIL, ma Bruxelles ritengono che l’aumento dei livelli di spesa nel 2023 richiedesse maggiore prudenza sulle future previsioni di spesa.

Bruxelles invita l’Italia a essere pronta con misure atte a riequilibrare i conti pubblici, citando le posizioni simile di Germania e Olanda come esempi. Eppure, rispetto ad altri paesi della zona euro, l’Italia è considerata tra le più rigorose in termini di politiche economiche.

Con questo contesto, è possibile che nel 2024 venga lanciata una procedura per eccesso di deficit (stimato al 4,4% del PIL), quando scadrà la sospensione delle regole di bilancio adottata in seguito allo scoppio della pandemia. Al contempo, l’Italia è vista come uno dei paesi con uno squilibrio macroeconomico a causa del suo elevato debito.

Questa risposta al bilancio arriva in un momento cruciale. Le regole di bilancio non sono applicate fino alla fine dell’anno, e allo stesso tempo i Ventisette stanno negoziando una riforma complessa del Patto di Stabilità, cercando un equilibrio tra la riduzione del debito e lo stimolo agli investimenti. Uno dei suggerimenti avanzati per la riforma del Patto da parte della Spagna, presidente dell’Unione europea, è di considerare come indicatori di andamento dei conti pubblici anche i prestiti ottenuti tramite il NextGenerationEU. Se questa proposta venisse accettata, l’Italia potrebbe utilizzare questo fattore per negoziare un percorso di aggiustamento meno gravoso.

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